17/11/23 – In che economia viviamo?

17/11/23 – In che economia viviamo?

Relatori: Gennaro Gigante, Direttore della Succursale di Catania della Banca d’Italia, Gian Paolo Bazzani, CEO di BG Saxo Sim S.p.A., Rosario Faraci, Professore Ordinario di Economia e Gestione delle Imprese.
Moderatore: Sonia Giaccone, Professore Associato di Economia e Gestione delle Imprese.

“In che economia viviamo? Come incidono su famiglie e imprese i fattori geopolitici, l’inflazione, i tassi d’interesse”. Interclub con Rotary Club Paternò – Alto Simeto (Presidente Marcello Ciccia) e Rotary Club Acireale (Presidente Giuseppe Giordano).

Di spessore le relazioni tenute dal dott. Gennaro Gigante, Direttore della Succursale di Catania della Banca d’Italia, Socio del Rotary Club Catania Ovest, dal dott. Gian Paolo Bazzani, CEO di BG Saxo Sim S.p.A., e dal prof. Rosario Faraci, Professore Ordinario di Economia e Gestione delle Imprese. Ha moderato i lavori la prof.ssa Sonia Giaccone, Professore Associato di Economia e Gestione delle Imprese.

Le relazioni hanno affrontato gli scenari macro-economici da vari punti di osservazione: quello delle banche centrali, quello degli operatori dei mercati finanziari, e quello accademico che analizza dati, tendenze ed indicatori.

Secondo i relatori i mercati azionari hanno perso terreno nel primo trimestre poiché i fenomeni geopolitici in atto hanno destabilizzato le prospettive di crescita, amplificato i timori riguardo all’aumento dei tassi d’interesse e accentuato i rischi geopolitici. Lo scorso 26 ottobre, la BCE ha scelto di lasciare i tassi di interesse invariati al 4,5%. Prima, però, la grande pressione inflazionistica aveva indotto la Banca centrale europea a politiche monetarie molto restrittive, che si erano tradotte in dieci rialzi consecutivi dei tassi. Con una duplice conseguenza: la contrazione del reddito reale disponibile per le famiglie e l’assottigliamento della tradizionale propensione al risparmio degli italiani.

Il dibattito seguito ha messo in evidenza che, secondo l’opinione comune, la prospettiva non è rosea. Ormai appare chiaro che i tassi zero appartengono a un’epoca passata, tramontata definitivamente. Nel medio-lungo termine, il tasso di interesse tenderà ad assestarsi su livelli a cui ci eravamo disabituati.