15/3/24 – La Leadership delle Donne

15/3/24 – La Leadership delle Donne

Nell’ambito del progetto distrettuale sull’empowerment femminile si è tenuta un’interessante riunione Interclub tra Rotary Catania Ovest e Rotary Catania Nord, con relatrici di eccellenza che hanno spiegato come essere leader nelle istituzioni, nelle associazioni, nelle imprese.

Le relatrici sono state:

  • S.E. Maria Carmela Librizzi – Prefetto di Catania
  • Lina Ricciardello – Governatore designato Rotary distretto 2110 anno 2026/27 e Delegata per l’emancipazione femminile
  • Maria Cristina Busi Ferruzzi – Presidente Acies (Sibeg Coca-Cola, Sibat Tomarchio)

Sebbene il numero di donne leader sia aumentato in molte parti del mondo, la parità di genere rimane un obiettivo ancora lontano. Tutto ciò a causa di credenze e miti radicati nella cultura, che stabiliscono che gli uomini sono più qualificati per la leadership.

Nelle scienze sociali, il termine “soffitto di vetro” stabilisce che ci sono impedimenti impliciti nella cultura che limitano l’avanzamento di carriera e la crescita professionale per le donne. Non si tratta di leggi che impediscono, ad esempio, l’accesso all’istruzione o al lavoro, ma di usi e costumi che privano di determinate possibilità le donne.

L’incontro ha invece dimostrato come le donne in posizioni di potere hanno caratteristiche specifiche che favoriscono le organizzazioni;

  • Maggiore socialità: le donne possono stabilire stretti legami che rafforzano l’impegno verso obiettivi particolari o aziendali.
  • Valorizzano la cooperazione: il lavoro di squadra avviene in modo naturale grazie all’inclusione delle persone.
  • Multitasking: le donne possono pensare e operare contemporaneamente in direzioni diverse, il che offre un vantaggio specialmente quando bisogna prendere decisioni e affrontare crisi.
  • Mentalità innovativa: essendo naturalmente meno resistenti al cambiamento, le donne possono cambiare la direzione di un’azienda. Inoltre, sono generalmente più flessibili.
  • Più empatia: le leader femminili considerano, oltre al lato puramente professionale, il lato umano o emotivo dei loro colleghi e cooperatori.
  • Inclusività: rafforzano l’identità individuale dei loro pari promuovendo un’equa partecipazione al processo decisionale.